La pratica - A.T.M.I. - Associazione Tecnica Metamorfica Italiana
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La pratica




Il praticante sfiora leggermente alcune parti dei piedi, delle mani e della testa e chi riceve la Tecnica Metamorfica ha la possibilità di rilassarsi e di sentirsi a proprio agio.
Il praticante opera in una condizione di completo distacco, cioè mette a disposizione di chi riceve la TM un terreno privo di qualsiasi intenzione, direzione o idea preconcetta. Poiché è la forza vitale della persona che fa il lavoro, il praticante si “mette di lato”.

 

 

 
La Forza Vitale e l’Intelligenza Innata della persona
sono le sole responsabili del movimento di trasformazione
e le permettono di passare da ciò che crede di essere a ciò che E’:
un individuo capace di esprimersi creativamente nella vita.
 
 
 
Per questo motivo la TM è una tecnica che ha una sua propria autonomia, che consente a chi la riceve di passare dalla consapevolezza di “avere” la vita a quella di “essere” la vita.
E’ auspicabile pertanto che i praticanti non mescolino la TM con terapie  che usano la manipolazione e implicano la cura di sintomi particolari, poiché non è responsabilità del praticante curare la persona. La sua funzione è analoga a quella che la terra ha per il seme, fornire un ambiente neutro per la trasformazione. Sarà la forza vitale del seme a far sciogliere la sua dura scorza e a consentirgli di nutrirsi delle sostanze di cui ha bisogno per germogliare.
 
 
Negli esseri umani la “scorza” è data da quelle emozioni, da quei sentimenti, da quei pensieri, di cui non sempre si è consapevoli, che si sono codificati sotto forma di schemi energetici e hanno dato vita a quei comportamenti che caratterizzano ciascuno di noi.
Come in natura c'è bisogno del contatto tra il seme e la terra perché avvenga la trasformazione, così il praticante offre il contatto sfiorando i piedi, le mani e la testa di chi riceve la sessione.

 

Il ‘distacco’ è rispetto e accettazione totale dell’altro, atteggiamento che solo un profondo senso d’amore può generare.