Codice Etico
1. INTRODUZIONE
Lo scopo di chi pratica la Tecnica Metamorfica A.P.S. è di agire da catalizzatore, permettendo a coloro che ricevono la sessione (fruitori), di far cadere delle barriere interiori, per consentire il cambiamento di alcuni schemi della propria personalità.
In questo modo il fruitore si impegna nella propria trasformazione.
Questo è il codice deontologico che stabilisce le linee guida comportamentali dei soci dell’A.T.M.I. quando praticano la Tecnica Metamorfica. Esso vuole ricordare e incoraggiare l’integrità e la responsabilità che hanno tutti i praticanti della Tecnica Metamorfica.
Attenersi al Codice di Comportamento è indispensabile per i soci ordinari, praticanti ed insegnanti dell’Associazione Tecnica Metamorfica Italiana.
2. RELAZIONE CON IL FRUITORE
2.1 Il praticante agisce nei confronti del fruitore in modo tale che questi possa sentirsi a suo agio, per meglio predisporsi a ricevere la sessione di Tecnica Metamorfica.
2.2 La relazione praticante/fruitore è di tipo professionale. I praticanti devono evitare qualsiasi tipo di compromissione fisica, sessuale o emotiva con i fruitori. I praticanti si comportano con cortesia, rispetto, integrità e discrezione. Il loro comportamento permette ai fruitori di avere fiducia nella loro stessa abilità a trasformare i propri schemi nel modo più adeguato.
2.3 Il praticante non ha atteggiamenti discriminanti nei confronti del fruitore o potenziale fruitore in base alla religione, razza, sesso, orientamento sessuale, menomazione, età, salute od altro.
2.4 Il praticante rispetta la fede religiosa, spirituale, politica dei fruitori senza cercare di imporre la propria.
2.5 Il praticante definisce il costo e la durata della sessione prima dell’inizio della prestazione. Non è possibile, infatti, garantirne la buona riuscita se i termini non sono chiari. Quando il praticante offre una seduta gratuita, deve svolgere comunque il proprio lavoro, attenendosi agli stessi obblighi che ha verso il fruitore pagante (vale solo per i soci praticanti e insegnanti) .
2.6 Il praticante deve sentirsi fisicamente e psicologicamente in grado di effettuare la sessione di Tecnica Metamorfica. Con i fruitori che sono fisicamente o mentalmente instabili si comporterà con discrezione. Non può effettuare la sessione in un’atmosfera o in una situazione che eccede le proprie capacità del momento.
2.7 Il praticante può rifiutarsi di effettuare una sessione.
2.8 Il fruitore ha il diritto di rifiutare una sessione e/o chiedere che essa venga terminata in qualsiasi momento; il praticante rispetta sempre questo diritto e questa richiesta.
2.9 Il praticante può dare la sessione a un minore che non abbia compiuto i diciotto anni, solo in presenza di un adulto che ne è responsabile o dietro permesso scritto e sottoscritto da almeno un titolare la patria potestà del minore. Questo perché ci sia un’assunzione di responsabilità da parte del fruitore e di chi ne fa le veci.
3. PRESENTAZIONE E PRATICA DELLA TECNICA METAMORFICA
3.1 Il praticante esegue la sessione di Tecnica Metamorfica come gli è stata insegnata, con un leggero sfioramento delle zone riflesse della colonna vertebrale situate sui piedi, sulle mani e sulla testa del fruitore; il tocco è limitato a queste zone e non viene esercitata pressione alcuna.
3.2 Il praticante lavora applicando il “distacco”, astenendosi dal fare diagnosi, dal variare la tecnica per concentrarsi su qualunque percezione, e dall’offrire consigli durante una seduta di Tecnica Metamorfica.
3.3 Se il praticante, per professione od altro, pratica delle terapie mediche o complementari o alternative, deve essere ben chiaro al fruitore che queste non fanno parte della Tecnica Metamorfica.
3.4 Il praticante presenta la Tecnica Metamorfica ai suoi clienti in modo chiaro ed accurato, e non reclamerà per sé alcun risultato derivante dalle sedute effettuate.
3.5 Il praticante non consiglia un numero prestabilito di sessioni ai propri clienti; il fruitore deciderà sempre di sua iniziativa.
3.6 Il praticante opera secondo le leggi vigenti nel Paese nel quale effettua la sessione; egli ha la responsabilità di rendersi edotto di tali leggi e di attenervisi.
4. SVILUPPO PROFESSIONALE E COLLABORAZIONE
4.1 Il praticante è responsabile del proprio continuo sviluppo personale e professionale. Pertanto avrà cura di seguire un’appropriata formazione e di relazionarsi con i colleghi allo scopo di ampliare la propria conoscenza e consapevolezza.
4.2 Il praticante può lavorare cooperando con professionisti sia del settore medico convenzionale che di quello delle cure alternative/complementari, purché ciò sia richiesto ed accettato dal cliente e dal suo medico e/o terapista; in questi casi il praticante riconoscerà e rispetterà i loro contributi.
4.3 I praticanti medici e coloro che appartengono ad altre professioni sanitarie rimangono soggetti ai codici deontologici delle loro rispettive professioni ed organizzazioni professionali.
4.4 I soci non possono parlare né scrivere in modo irrispettoso dei colleghi né pubblicamente né con i clienti. Qualunque reclamo dovrà essere sporto presso la Segreteria dell’associazione.
5. PROMOZIONE ED AMMINISTRAZIONE
5.1 Il praticante dovrà adeguarsi affinché la propria pratica professionale sia coperta da un’assicurazione di indennità professionale contro la responsabilità civile. L’essere iscritto all’A.T.M.I. in qualità di socio non dà diritto alcuno al praticante di utilizzare termini quali “accreditato”, “qualificato” o similari, seguiti dal proprio nome o cognome. Si può solo utilizzare il termine Socio Ordinario Praticante (o Insegnante) dell’Associazione Tecnica Metamorfica Italiana. Questi termini non possono essere abbreviati ed essere poi seguiti dal proprio nome o cognome.
5.2 Il praticante può pubblicizzare la propria conoscenza e pratica della Tecnica Metamorfica in tutti i modi leciti riconosciuti dalla legge del Paese nel quale abbia intenzione di operare od opera, facendo comunque attenzione che non venga mai detto nulla, implicitamente o esplicitamente, che discrediti la Tecnica Metamorfica. Il praticante comunque non deve mai trarre vanto dal fatto che abbia praticato, insegnato, scambiato, presentato o comunque semplicemente conosca i principi teorici e pratici della Tecnica Metamorfica.
5.3 Il praticante registra in modo accurato i nomi, gli indirizzi, i recapiti telefonici e le date delle sessioni date ai clienti. Questi dati sono conservati in modo sicuro.
5.4 Il praticante deve sempre rispettare la privacy del cliente e ritenere strettamente confidenziali le informazioni emerse durante le sessioni. Tali informazioni non dovranno mai essere rivelate a terzi senza il consenso scritto del fruitore stesso.
5.5 I locali in cui si pratica la Tecnica Metamorfica devono avere requisiti accettabili per aspetto, comfort e salubrità; devono pertanto attenersi agli standard di qualità stabiliti dalle vigenti norme igieniche e relative alla sicurezza.
Per qualsiasi ulteriore informazione si prega di scrivere o telefonare alla Segreteria dell’A.T.M.I. A.P.S.